L’innovazione è un “salto evolutivo” sospinto da un istinto primordiale, forse di sopravvivenza, che genera intuizioni e slanci creativi – casuali o pianificati – volti alla ricerca di piccole o grandi migliorie funzionali allo sviluppo.
Una vera mission di progresso, quella dell’uomo, che si esprime attraverso un’incessante attività di creazione e perfezionamento di manufatti, metodologie, strumenti meccanici ed elettronici volti a migliorare il nostro vivere e a salvaguardare la nostra esistenza.
Una ricerca incessante di nuove strade per il sostegno della nostra vita, attraverso infiniti tentativi di arricchirla, semplificarla e allungarla.
La spinta dell’innovazione attuale, pertanto, seguita a mancare di una visione focalizzata sulle reali necessità di vita, e di sopravvivenza, anche al di fuori dagli ambiti consueti di applicazione dell’innovazione stessa, e questo complica l’avvio di processi – di innovazione – volti, finalmente, alla protezione della nostra stessa specie.
Serve, allora, un’innovazione capace di garantire un progresso che non va disconosciuto, ma che richiede oggi, proprio per non vanificare quanto di buono è stato realizzato, di elementi nuovi e di un forte e inedito impegno atto a scongiurare gli effetti collaterali di uno sviluppo che non ha saputo fermarsi, quando era il momento, varcando una pericolosa soglia che potrebbe condurre all’era cupa e inquietante della in-sostenibilità. Effetti collaterali, molti dei quali non si potevano prevedere ma che sarebbe irragionevole non provare a fronteggiare.
L’innovazione, così incredibilmente efficace ai giorni nostri, dovrà ora consentire di spiccare i più importanti e imprescindibili “balzi in avanti”, nella protezione della specie umana.
La finalità dell’innovazione di cui avremmo bisogno ora è altresì funzionale alla vita ma, rispetto al passato, più che per semplificarla o allungarla, individualmente, dovrà riuscire a tutelarla, su scala globale.
È un’attività tesa anche a stimolare l’impegno etico che si auspica venga intrapreso in virtù dei benefici, anche economici, che potrebbero derivare dall’adozione di comportamenti inclusivi e corali.
Innovazione Etica proverà a elaborare risposte efficaci alle problematiche prima di tutto ambientali ma poi, a seguire, anche a quelle economiche derivanti da logiche di profitto ed errati paradigmi di crescita che stanno causando una forte instabilità dei mercati oltre a trend consumistico-produttivi che superano in modo sempre più evidente le capacità rigenerative della Natura, da un lato, e degli stessi sistemi economici, dall’altro.
Trend evolutivi di una crescita irregolare e smisurata derivante, non per ultimo, da una globalizzazione deregolamentata e disequilibrata che penalizza il mondo produttivo più debole, innanzitutto locale. Non offrendo, di riflesso, garanzie di stabilità nemmeno sul fronte macroeconomico, relativamente all’andamento di molti Stati che faticano anch’essi a reggere il passo delle economie ad alto tasso di crescita che dettano ritmi produttivi e standard competitivi vorticosi, sempre più difficili da raggiungere, e mantenere.